lunedì 21 gennaio 2013

Cos’è il CONTO TERMICO?


Un’opportunità da non perdere per vedere incentivati gli interventi tesi all’incremento dell’efficienza e energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili

Coibentazioni, sostituzione serramenti, installazione schermature solari, caldaie a condensazione, pompe di calore, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici e solar cooling e ancora certificazione energetica e diagnosi
 
Il cosiddetto Conto Termico, decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28,  incentiva gli interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione dienergia termica da fonti rinnovabili.
Questo decreto è un’opportunità interessante per i soggetti che devono realizzare interventi in ambito energetico.
L’ente erogatore è il GSE, Gestore dei Servizi Elettrici.
Come per il Conto Energia e  per le opportunità di finanziamento provinciali, regionali o nazionali, Frangerini Impresa srl, sostiene e accompagna il cliente passo dopo passo, aiutandolo ad individuare la migliore forma di accesso all’agevolazione e predisponendo tutta la documentazione necessaria ai fini della domanda.
In questa ottica l’attività della Società offre al cliente un servizio completo, garantendo la possibilità di interfacciarsi con unico interlocutore in grado di gestire l’intero processo: diagnosi, studio e progettazione dell’intervento, richiesta autorizzazioni, realizzazione dell’intervento, accesso al credito agevolato grazie ai rapporti con primari istituti di credito, accesso e predisposizione domanda per bandi di finanziamento o incentivazione.
Vediamo nel dettaglio gli aspetti più interessanti del Conto Termico
Quali interventi sono incentivabili?
Gli interventi sono suddivisi in due categorie:
1)      isolamentotermico  di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
2)      sostituzione di chiusure trasparenti  comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
3)      sostituzionedi impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
4)      installazionedi sistemi di schermatura e/o ombreggiamento  di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
1)      sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
2)      sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
3)      installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
4)      sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Il nuovo decreto introduce anche incentivi specifici per la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica, se abbinate, agli interventi sopra citati.
 
Chi può usufruire del sistema di incentivazione?
Alle Pubbliche amministrazioni sono riservate entrambe le tipologie (categoria A e B) i soggetti privati (persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario) possono accedere agli incentivi solo per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza
 
I fondi stanziati
Il decreto stanzia fondi per una spesa annua cumulata massima di 200 mln di euro per gli interventi realizzati o da realizzare dalle Amministrazioni pubbliche
e una spesa annua cumulata pari a 700 mln di euro per gli interventi realizzati da parte dei soggetti privati.
Trascorsi 60 giorni dal raggiungimento di tali impegni di spesa, non saranno accettate nuove domande di accesso all'incentivo.
E’ prevista una procedura di prenotazione per gli interventi realizzati da Amministrazioni pubbliche a cui è riservato un contingente di spesa annua cumulata non superiore a 100 milioni di euro (pari al 50% dei 200 mln riservati alle amministrazioni pubbliche).
 
Cumulabilità
L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, ad eccezione dei fondi di garanzia, dei fondi di rotazione e dei contributi in conto interesse.
Limitatamente agli edifici pubblici ad uso pubblico, gli incentivi previsti dal DM 28/12/12 sono cumulabili con gli incentivi in conto capitale, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Nei casi di interventi beneficiari di altri incentivi non statali cumulabili, l’incentivo è attribuibile nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente
Per sapere se l’intervento che devi realizzare è incentivabile e/o finanziabile attraverso altri bandi contattaFrangerini Impresa srl
 
 

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